lunedì 29 marzo 2010

La Cerimonia d'Ascensione

- E' in realtà una reazione fisiologica, niente di più - mi ha spiegato un collega, il Dott. Bishop - In assenza di funzioni vitali per più di ventiquattro ore, il corpo si libera di tutta l'energia chimica rimasta sviluppando calore. I fluidi corporei evaporano attraverso la pelle, ed ecco la tua "anima" che lascia il defunto.
Assistendo però ad una Cerimonia d'Ascensione il dubbio resta.
Uno degli Astor che ospitavamo per il meeting è morto in un incidente, e ci siamo sentiti tutti in dovere di partecipare alle funzioni che i suoi compagni gli hanno organizzato.
Lo spettacolo ripaga la lunga attesa, in religioso silenzio.
Una colonna di fumo denso e bianchissimo si solleva dal corpo per vari metri, prima di dissolversi.
Anche se ormai da secoli gli Astor hanno scoperto scientificamente l'origine del fenomeno, è rimasta nella tradizione collegarlo alla separazione dell'anima dal corpo.
Nel vedere la purezza di quella materia leggerissima ma compatta, ho quasi rimpianto la capacità di poterci credere.

giovedì 25 marzo 2010

su me gli occhi

Signore e Signori, da oggi il prestigio sarà solo un eufemismo per i vostri occhi!
Chi era, dove avevo sentito dire che lo spettatore di un'esibizione di magia vuole essere ingannato, inconsciamente vuole credere che quello che vede sia vero? Che i conigli appaiano, che le carte scompaiano, che le vallette vengano tranciate orribilmente.
Forse in un angosciante film con Christian Bale.
Ecco, vedete tutti bene che la mia mano è vuota.
Tutte stronzate. Lo spettacolo di magia è una sfida, un duello. Mani contro occhi. La platea è attenta, vigile, aspetta il passo falso o, ancora meglio, spera di scoprire il trucco, l'artificio. I più esperti osservano bene, non guardano l'uccellino ma si chiedono dove il mago non vuole si guardi, studiano le sue espressioni per catturare un'occhiata obliqua.
Signora, potrebbe farmi compagnia un paio di minuti sul palco? Non le accadrà niente, glielo prometto.
E sta a noi incantatori accettare la sfida, ogni sera col fiato sul collo. Dobbiamo ingannare chi fa di tutto per non essere ingannato. E quindi non basta l'abilità di mano, non bastano passaggi dita-palmo, diversivi, arabeschi e forzature. Devono essere nascosti, non devo mostrare la mia bravura, ma devo nasconderla, renderla invisibile. Non faccio scomparire le cose, faccio scomparire me stesso.
Grazie gentile pubblico, e spero a presto.

mercoledì 24 marzo 2010

Uno di voi

A cosa sono serviti anni di coperture, bugie?
Quanti giorni ho dovuto passare facendo finta che fosse tutto normale, che non avevo niente da nascondere?
A quanti amici ho dovuto dire addio, ormai irriconoscibili e incapaci di riconoscermi?
Ormai è tutto finito.
Forse dovrei essere sollevato, non dovrò più vivere con l'ansia, la paura sempre aggrappata alla base del collo.
Ormai ho perso, la mia determinazione è solo un ricordo, un compagno d'armi abbandonato sul campo.
Presto non ricorderò più com'era essere normale, non saprò più considerarmi separato da quest'essere che mi scruta dentro e chiede "ancora".

Ho un blog.